La decisione della Federazione Internazionale Pallavolo (FIVB) di organizzare il Campionato Mondiale FIFA 2021 per Club Femminili con la partecipazione di sei partecipanti ha fatto arrabbiare Novara. Il club italiano si è assicurato un posto nella competizione, raggiungendo le semifinali dell’ultima Champions League. Anche Busto Arsizio, un’altra squadra italiana, attendeva con impazienza il posto vacante, se la competizione avesse avuto otto partecipanti.
– È assurdo che per una competizione come il Mondiale per Club non sia possibile sapere in anticipo quante squadre hanno diritto a partecipare, qual è la formula e soprattutto quali sono i criteri di qualificazione. Se tutto questo è chiaro, come in Champions o nelle competizioni a cui partecipano le nazionali, allora evitiamo situazioni come quest’anno – ha affermato Enrico Marchionne, direttore generale del Novara.
Lo stesso Novara aveva suggerito una sorta di confronto diretto con Busto Arsizio per determinare la terza rappresentativa d’Europa (Congliano e Vacifbank entrarono campioni e vicecampioni).
– Esibirsi con sei squadre significa tornare indietro nel tempo e appiattire la competizione che ha dato spettacolo nei suoi ultimi anni. Siamo dispiaciuti di non aver potuto partecipare al concorso, ma, francamente, lo siamo di più per il modo in cui è stato fatto – ha proseguito Marchionne, che non ha accettato la giustificazione ricevuta da Novara circa il basso numero di partecipanti.
Tra le giustificazioni forniteci a sostegno della decisione presa, ci sarà anche bisogno, in tempo di fame, di eroismo in forma ridotta. Il fatto che ciò avvenga dopo il VNL, le Olimpiadi, e soprattutto dopo i viaggi europei, sembra davvero più una presa in giro che una giustificazione.
Per la stagione 2021/2022 il Novara, guidato da Stefano Lavarini, ha ingaggiato rinforzi dei pesi massimi, come la brasiliana Rosamaria e la turca Karakurt, oltre a mantenere gli americani Hancock e Washington, il belga Herbots e l’olandese Dalderop, oltre alle italiane Chirichella e Caterina Bosetti. .
