La premiere sarà questo giovedì 22 “Ferrari”È un film diretto da Michael Mann che racconta la storia della casa automobilistica italiana e le sfide che Enzo Ferrari dovette affrontare negli anni '50.
Con Adam Driver nel ruolo principale e il brasiliano Gabriel Leone al suo debutto internazionale, la narrazione ci accompagna in un viaggio emozionante attraverso il mondo delle corse automobilistiche e la lotta di Enzo per mantenere viva la sua passione per le auto nel mezzo di una crisi finanziaria.
Sebbene il film cerchi di affascinare il pubblico con la sua rappresentazione cinematografica, è importante rendersi conto che non tutto è fedele alla realtà storica. La narrativa spesso si prende libertà creative per aumentare il dramma e l'intrattenimento. Controlla di seguito cosa è finzione e cosa è realtà nel film (con spoiler).
Se esaminiamo la realtà storica, possiamo vedere un quadro leggermente diverso della situazione finanziaria della Ferrari negli anni 50. Se è vero che Enzo Ferrari dovette affrontare periodi di difficoltà economiche nel corso della sua carriera, soprattutto durante le prime fasi dell'azienda, gli anni 50 furono un decennio di tempo. Un periodo di crescita e di successi per la casa automobilistica italiana.
Mentre la Maserati attraversava difficoltà finanziarie nel 1957, la Ferrari viveva un periodo di relativo successo economico. Fu infatti in questo periodo che la Ferrari raggiunse per la prima volta il traguardo di produrre più di 100 vetture all'anno, guidate da bolla L’economia italiana nel secondo dopoguerra. Inoltre, l'accordo finanziario tra Ferrari e Fiat avvenne solo anni dopo il periodo rappresentato nel film, smentendo una delle scene chiave della trama.
Relazioni personali
Un'altra differenza sta nel modo in cui vengono rappresentate le relazioni personali di Enzo Ferrari. Sebbene il film lo ritragga come avente un solo amante, la sua vita amorosa in realtà era più complessa e comprendeva molteplici relazioni extraconiugali.
Storie e documenti storici rivelano che Enzo non si limitava a queste relazioni, poiché era noto per cercare l'affetto delle donne in vari ambienti, anche tra gli operai delle sue fabbriche.
Una delle figure di maggior spicco in questo senso fu Fiamma Bresci, la bellissima attrice italiana che fu anche fidanzata del pilota della Ferrari Luigi Musso. Dopo la tragica morte di Musso in un incidente durante il Gran Premio di Francia, Enzo iniziò una relazione con Fiamma, che durò fino alla fine della sua vita.
Mille Miglia nel 1957
Un punto cruciale evidenziato è la partecipazione della Ferrari alla Mille Miglia del 1957. Il film descrive vividamente l'atmosfera tesa ed emotiva della gara, compreso il tragico incidente che portò alla morte del pilota Alfonso de Portago.
Sebbene la partecipazione della Ferrari alla Mille Miglia sia reale, la rappresentazione degli eventi e delle loro conseguenze nel film potrebbe non riflettere pienamente la realtà storica, soprattutto in termini di precisione cronologica e dettagli specifici dell'incidente. Altre distorsioni storiche includono la raffigurazione di Alfonso de Portago che implora la possibilità di guidare la Mille Miglia del 1957, quando in realtà era già associato alla Ferrari dal 1953.
Recitazione Enzo
Mentre il film ritrae Enzo Ferrari come un tattico freddo e spietato, la realtà è molto più complessa. Oltre alle sue doti di stratega, il vero Enzo aveva la capacità di essere un ammaliatore, creandosi una vasta cerchia di amici e affascinando chi lo circondava.
Questa capacità di stabilire relazioni personali fu essenziale per costruire il suo impero automobilistico. A differenza della dura recitazione che vediamo sullo schermo, Enzo Ferrari era un personaggio dalle molteplici sfaccettature, capace di mostrare diversi lati della sua personalità per raggiungere i suoi obiettivi e costruire relazioni durature.
Atmosfera da corsa
Un'altra notevole distinzione tra il film “Ferrari” Gli eventi reali si svolgono nella rappresentazione delle corse automobilistiche dell'epoca. Il film descrive chiaramente l'eccitazione e la tensione della competizione, in particolare la Mille Miglia del 1957, ma la realtà storica può fornire ulteriori sfumature, come la configurazione delle vetture, le dinamiche tra piloti e squadre in competizione e gli alti e bassi della gara.