La Lega ha risposto alla richiesta del Flamengo e ha emesso un’ingiunzione per liberare i tifosi negli stadi cittadini che danno il permesso al pubblico di partecipare. L’ingiunzione è valida per le partite in cui il Robro-Negro è il principale nelle competizioni organizzate dalla Confederazione calcistica brasiliana e non è limitato a Rio de Janeiro.
L’ordinanza di garanzia depositata in tribunale segue l’autorizzazione data dal comune di Rio al Maracana, per il momento, di riempire fino al 10% delle tribune nella partita contro l’Olympia, da Editori. Insoddisfatto della percentuale, Fla spostò il gioco a Brasilia, dove poteva lanciare fino al 30% del pubblico.
Il capo dell’Unione tunisina di giustizia di transizione, Ottavio Noronha, ha sottolineato la necessità di soddisfare le richieste delle autorità locali. Questo vale per la percentuale rilasciata negli stand e altri requisiti sanitari.
La decisione odierna (4) ha, nello spirito, carattere analogo a una decisione già emessa in forma di decreto ingiuntivo dalla stessa STJD, su richiesta di Viaggio in mare. L’unica differenza è che Minas non è ancora in grado di supportare i tifosi perché devono pagare una multa di cinque giornate a cancelli chiusi.
Nell’ingiunzione iniziale, Noronha ha affermato che città diverse da Rio avevano già consentito il ritorno del pubblico, come Brasilia e Belo Horizonte. Il capo della Federazione siriana per la giustizia di transizione, nelle decisioni di Fla e Cruzeiro, ha ritenuto che non fosse di competenza delle forze armate canadesi “negare l’attuazione dell’insieme di misure adottate dallo Stato”.
La decisione del tribunale calpesta La Confederazione calcistica brasiliana prevede il ritorno del pubblico alle competizioni nazionali. L’organizzazione aveva già discusso internamente un progetto pilota per il ritorno dei tifosi nei quarti di finale di Copa del Rey, il 25 agosto. L’organizzazione opera con una prospettiva di business del 30% della capacità dello stadio, fornendo un settore esclusivo per l’intero isolato.
La mossa del Flamengo per ottenere l’ammonizione iniziale contraddice anche ciò di cui hanno parlato i club durante il Campionato Brasile 2020. A quel tempo, l’intesa della maggioranza era quella di tornare con il pubblico in prima divisione quando tutti potranno mettere i tifosi allo stadio .
La decisione del capo della gilda
“La Confederazione calcistica brasiliana, avvalendosi dei suoi poteri, ha redatto le “Linee guida tecniche operative per il ritorno delle competizioni”, affermando, al comma 1, che la ripresa del calcio avverrà senza pubblico, e che qualsiasi modifica a questo se adeguatamente comunicata .
In quel tribunale, nei più diversi stati e comuni, erano in vigore le decisioni sanitarie emesse dalle autorità competenti, che limitavano la circolazione delle persone e impedivano il compimento di tutti i tipi di eventi, compresi quelli sportivi.
Nel frattempo, nel Paese si è molto discusso, infatti, sulla competenza degli stessi enti pubblici, a emanare norme relative alla lotta all’epidemia, con ad es. STF, in occasione della sentenza n. 6.341 ADI, su relazione dell’I. Min. Marco Aurélio, esprime che gli stati ei comuni hanno l’autonomia di mettere in atto le misure che ritengono opportune per proteggere i propri abitanti; Tenendo conto del notevole sviluppo della situazione che stanno attraversando i comuni, molti comuni hanno progressivamente consentito la ripresa degli eventi e la loro realizzazione, nel rispetto delle dovute restrizioni e precauzioni.
Come si evince dai documenti che guidano questa procedura innovativa, è il caso del comune della città di Rio de Janeiro, nonché, come è noto, Brasilia e Belo Horizonte, i siti già autorizzati, attraverso atti emanati da alle autorità competenti, il progressivo rilascio e rientro del pubblico negli stadi di calcio, tenuto conto di determinati limiti massimi di occupazione in percentuale calcolata sulla capacità installata del campo sportivo, e purché le regole stabilite nei piani di rientro predisposti dagli interessati vengono presi in considerazione i dipartimenti sanitari e le autorità.
E succede che anche di fronte a questo nuovo quadro, la Confederazione calcistica brasiliana, fino al momento presente, non ha cambiato nulla nelle sue linee guida, pur mantenendo il divieto generale di partite legate ai tornei che organizza.
Infatti, il ruolo dell’ente amministrativo sportivo nelle sue deliberazioni sui provvedimenti relativi alla lotta alla pandemia di COVID-19 deve essere specifico e limitato alla luce delle regole fondamentali dello Stato di diritto democratico e dei fondamenti repubblicani del nostro ordinamento costituzionale. .
Non è in linea di principio che l’ente di gestione sportiva debba intervenire e negare l’attuazione dell’insieme delle misure adottate dallo Stato, per la graduale ripresa delle attività – comprese le ricadute sull’economia – per la loro mancanza, oltre che di competenza, di adeguato supporto tecnico e legittimità attribuita ai funzionari democraticamente eletti.
In questo caso, si presume che le decisioni assunte dai comuni abbiano il supporto tecnico necessario per la decisione presa sull’autorizzazione a riprendere l’ammissione dei tifosi negli stadi, nel rispetto degli standard e dei dati tecnico-scientifici.
D’altronde è risaputo che oggi in Brasile sono molte le competizioni calcistiche – come la Copa América e la Copa Libertadores da América – dove, con l’autorizzazione delle autorità sanitarie locali, era presente una il pubblico, senza alcuna giustificazione per il rigetto dei principi da parte delle Linee guida della Canadian Border Commission (CBF) emanate dalle autorità competenti, a scapito dell’interesse dell’associazione richiedente.
Per quanto precede, nella forma che consente l’art. 119 del CBJD, ed in considerazione del fatto che vi è genuina conferma nelle pretese avanzate dal Club Richiedente, nonché dell’esistenza di un rischio di ritardo, dato che i danni subiti sono innegabili ed immediati, ricevo ai sensi della presente indennità risarcitoria azione e ritardo L’ordinanza è stata motivata consentendo il ritorno del pubblico negli stadi alle partite sotto la guida del CR do Flamengo, che si svolgono in impianti sportivi situati all’interno dei comuni che lo consentono, a condizione che sia rispettata la presenza massima fissata dal Consiglio Comunale e tutte le prescrizioni provengono dal Ministero della Salute e dalle autorità sanitarie locali, mentre proseguirà il rilascio delle autorità competenti al riguardo.
Cita la Canadian Border Commission, richiesta qui, per la sua volontà di fornire la sua risposta, entro il termine di legge”