Milioni di persone in tutto il mondo sono minacciate dall’innalzamento del livello del mare, che, tra gli altri fattori, potrebbe influenzare intere città nel corso di questo secolo. Dal Nord America all’Asia, gli allarmi funzionano. Cosa sta succedendo in America Latina? Qui, mostriamo alcune delle aree che potrebbero essere inondate entro il 2100, secondo un modello pubblicato dalla Central Climate Organization.
Le stime dell’innalzamento del livello del mare si sono evolute nel corso degli anni. Ciò che accadrà dipenderà, tra gli altri fattori, dal riscaldamento globale (che a sua volta è legato alle emissioni di gas serra).
In questo contesto, uno studio Climate Central pubblicato nel 2019 sulla rivista Nature Communications stima che questo aumento oscillerà tra 0,6 e 2,1 metri durante questo secolo, che è molto più alto delle stime precedenti.
Ciò significa che fino al 2100 le terre dove vivono 200 milioni di persone possono essere praticamente inabitabili.
Questa organizzazione non profit ha sviluppato una mappa che mostra il pericolo di innalzamento del livello del mare e mostra che l’America Latina non è stata esclusa. Qui mostriamo alcuni luoghi che potrebbero scendere permanentemente al di sotto della linea di alta marea entro il 2100.
Mappa dell’America Latina
Messico: zone costiere della penisola dello Yucatan
Le coste occidentali e orientali del Messico sono minacciate dall’innalzamento del livello del mare. Secondo la proiezione del clima centrale, in appena 80 anni, parti della penisola dello Yucatan possono essere al di sotto del livello dell’acqua. La terra sarà interessata a Quintana Roo, Yucatan, Campeche e Tabasco.
In direzione ovest, la minaccia appare principalmente lungo le coste di Sonora, Sinaloa e Nayarit.
Le coste del Nicaragua e dell’Honduras
Il Nicaragua e l’Honduras sono due paesi della regione che sanno in prima persona cosa significa affrontare le conseguenze del riscaldamento globale, che rende gli uragani più pericolosi.
Lo studio, pubblicato nel 2019, avverte specificamente che “le comunità costiere di tutto il mondo devono prepararsi per un futuro più difficile di quanto ci si possa aspettare oggi”.
Colombia: Regione di Barranquilla
In Colombia spiccano due regioni: una vicino a Barranquilla (l’estuario del fiume Magdalena nel Mar dei Caraibi) e l’altra verso il confine con Panama (Golfo di Uraba).
Venezuela: la costa intorno al lago Maracaibo
Come si può vedere dalla mappa qui sotto, nel caso del Venezuela, ci sono focolai identificabili vicino al lago Maracaibo e Tocupita. Se seguiamo la rotta orientale e meridionale, la minaccia sarà evidente anche in Guyana, Suriname e Guyana francese.
Vale la pena notare che lo studio ha fatto principalmente luce sui potenziali rischi in Asia, perché circa il 70% delle persone a rischio di inondazioni annuali e permanenti si trova in otto paesi asiatici: Cina, Bangladesh, India, Vietnam, Indonesia, Thailandia, Filippine e Giappone.
Brasile: una minaccia da nord a sud
Il Brasile, che ha una costa di oltre 7.000 km nell’Oceano Atlantico, deve affrontare minacce a nord fino allo stato di Amapa e a sud fino allo stato di Rio Grande do Sul. Alcune aree che possono scendere al di sotto della linea di alta marea sono permanentemente vicine a città importanti come Porto Alegre e Rio de Janeiro.
E a proposito di Rio de Janeiro, nota: negli ultimi anni, il pericolo per la famosa spiaggia di Copacabana con l’innalzamento del livello del mare è diventato evidente. È lungi dall’essere l’unico minacciato.
Uno studio del 2020 pubblicato sulla rivista Nature Climate Change afferma che la metà delle spiagge del mondo potrebbe scomparire entro la fine del secolo.
Uruguay: la costa orientale con alcuni dei siti turistici più preziosi
Se andiamo a sud e attraversiamo il confine con il Brasile, vedremo che anche la costa orientale dell’Uruguay presenta punti in via di estinzione, ad esempio nelle province di Rocha e Maldonado, riconosciuti a livello internazionale da alcune delle sue città e spiagge come Punta del Este o Cabo Polonio. Come nel nord, in molti casi, questo aumento di livello avrà un effetto sulle aree circostanti i laghi o altri specchi d’acqua.
Argentina: focolaio nelle province di Entre Rios e Buenos Aires
Tra i vari punti visti in Argentina, spiccano due regioni: una nella provincia di Entre Rios, dove scorrono fiumi come Ipiqui e Parana, e nella provincia di Buenos Aires, in cima alla baia di Sampurombon.
Cosa causa l’innalzamento del livello del mare?
Dietro l’innalzamento del livello del mare c’è una realtà di cui sentiamo parlare sempre di più: il riscaldamento globale. Questo fenomeno sta causando l’innalzamento del livello dell’acqua per due ragioni, secondo la US Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Da un lato, contribuisce allo scioglimento delle calotte glaciali e dei ghiacciai e, dall’altro, “l’oceano si espande in termini di dimensioni man mano che l’acqua viene riscaldata”.
L’agenzia cita un altro fenomeno che contribuisce anche all’innalzamento del livello del mare, anche se in misura minore, vale a dire, “la diminuzione della quantità di acqua liquida sul terreno”, in relazione a laghi, bacini artificiali e falde acquifere, tra gli altri. “Lo spostamento dell’acqua liquida dalla terra all’oceano è dovuto in gran parte al pompaggio delle acque sotterranee”, spiega.
Oltre al pompaggio delle acque sotterranee, altri fattori che esacerbano gli effetti dell’innalzamento del livello del mare includono l’estrazione di materiale dal suolo e la produzione di sedimenti che si verificano vicino alla costa e fanno sprofondare il suolo.
(Testo tradotto, leggi l’originale in spagnolo Qui)