La Colombia non ospiterà più la Copa America. La decisione è stata presa giovedì, a meno di un mese dall’inizio del torneo, che dovrebbe iniziare il 13 giugno. La crescente tensione sociale nel Paese e la violenta repressione delle proteste da parte della polizia hanno reso impossibile la competizione. Pertanto, il torneo, che per la prima volta avrà due posti, dovrà svolgersi interamente in Argentina.
Manifestazione a Cali contro la riforma fiscale del governo colombiano – Foto: Luis Rubaio / AFP
Giovedì, in un ultimo disperato tentativo di mantenere il campionato nel paese, le autorità colombiane hanno chiesto a CONMEBOL di rinviare la Copa America. L’organo di governo del calcio sudamericano ha respinto la richiesta.
Questa edizione pubblicherà un nuovo formato, con i dieci paesi divisi in due gruppi – e con ogni gruppo in un paese. Il Brasile giocherà la prima tappa in Colombia, in un girone che comprende anche Venezuela, Perù ed Ecuador. L’altra chiave, con Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay e Uruguay, saranno le loro partite in Argentina. I primi quattro di ogni gruppo passano alla fase a eliminazione diretta.
Secondo il programma originale di Copa America, il Brasile farà il suo debutto contro il Venezuela a 14 anni, a Medellin. Poi giocherà a Cali, contro il Perù, Barranquilla, Colombia e Bogotà contro l’Ecuador. Il nuovo programma continuerà ad essere rilasciato da Conmebol.
Il ritiro della Colombia come paese ospitante non è la prima vittima in questa Copa America. Il torneo vedrà la partecipazione di due ospiti – Qatar e Australia – che hanno rinunciato a giocare a causa del fitto calendario e delle restrizioni sanitarie imposte ai viaggi in Sud America.
In 21 giorni di proteste contro una proposta di riforma fiscale del governo colombiano, sono morte almeno 42 persone, la stragrande maggioranza dei civili e più di 1.700 feriti, anche il presidente Ivan Duque ha ammesso gli abusi della polizia.
Le conseguenze della tensione sociale si sono già viste nel calcio. Nel gioco in mezzo Atlético-MG e America de CaliDai Libertadores, i giocatori in campo hanno sentito gli effetti dei lacrimogeni lanciati dalla polizia per raccontare una manifestazione intorno allo stadio Romelio Martínez di Barranquilla.
Un incidente simile si è effettivamente verificato nella partita tra Junior Barranquilla e River Plate nello stesso stadio. Ci sono state proteste anche nella città di Pereira, in quanto i manifestanti hanno cercato di impedire la partita tra Atlético Nacional e Nacional dall’Uruguay. Durante il periodo delle proteste, altri giochi furono trasferiti dalla Colombia ai paesi vicini, come J.Mono-barranquilla 1 x 1 fluminense, Sempre di Libertadores, tenutosi a Guayaquil, Ecuador.