Il progetto di una Superlega europea di calcio torna all'ordine del giorno con la decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) di dare il via libera all'organizzazione di competizioni al di fuori degli ambiti UEFA e FIFA. Da allora molti agenti e organizzazioni si sono espressi contro il piano, e questo giovedì il calcio italiano prenderà una posizione formale sulla questione.
La Confederazione Italiana Calcio (FIGC) ha approvato all'unanimità il nuovo documento, che entrerà in vigore il 4 giugno 2024, in una riunione volta a definire gli standard delle licenze dei club per la stagione 2024-25. Tra gli altri obblighi formali c'è una disposizione. Particolarmente dedicato alla Superlega.
“Le federazioni dovranno presentare alla Lega Professionisti la domanda di adesione al Campionato di Serie A 2024-25 tramite posta certificata, contenente la richiesta di licenza nazionale e l'impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute da FIFA, UEFA e FIGC”, si legge nel comunicato, precisando che l'inosservanza comporterà la revoca della licenza. Si rifiuta di consegnarla.
Un riferimento indiretto alla Superliga, che ora ha la legittimità per andare avanti, ma non riesce a raccogliere l'interesse di un gruppo significativo di club di altissimo livello. Inoltre, poco dopo l'annuncio della decisione della Corte di Giustizia Europea, solo il Real Madrid e il Barcellona hanno espresso interesse ad aderire alla nuova competizione, mentre decine di club che normalmente partecipano alla Champions League e all'Europa League hanno respinto lo scenario. A partire dalla Premier League per finire con la Bundesliga.
Il Portogallo ha adottato una posizione di esclusione e di rifiuto della nuova competizione, espressa dalle dichiarazioni dei tre soliti candidati al titolo, la Lega portoghese di calcio professionistico (LPFP) e la Federcalcio portoghese (FPF), l'apertura della competizione che è il segno distintivo delle competizioni UEFA.
In questo contesto, la creazione di una superlega con rilevanza nel calcio europeo non sembra una realtà concreta nel breve termine. Ma la Figc ha deciso comunque di intervenire. Tuttavia, come avvenuto nella decisione della CGUE, questo “divieto” può essere impugnato dai club.