Tra problemi finanziari in Europa, il Gruppo TIM (il nuovo nome di Telecom Italia) ha deciso di rivolgersi alla sua controllata in Brasile per un prestito. La società raccoglierà 4,25 miliardi di BRL attraverso un’emissione di obbligazioni qui, con un gruppo di banche che coordinerà l’operazione, in larga misura. Da parte dell’azienda, tutti i fondi vengono inviati alla sede centrale per pagare le bollette in Italia.
La situazione è interessante perché, in genere, le multinazionali finanziano all’estero, dove i tassi di interesse sono più bassi. Per Telecom Italia il finanziamento in Brasile è molto interessante. Il debito più elevato di una società significa che gli investitori richiedono salari più alti per coprire il rischio di un possibile default. La società ha un debito netto di 25 miliardi di euro ed è in fase di ristrutturazione, che include la vendita di attività per onorare le loro scadenze. Un altro incentivo per venire in Brasile e trovare denaro è la crescente importanza dell’attività TIM locale per tutto il gruppo.
Nonostante i tassi di cambio contrari (il real contro l’euro), l’attività brasiliana rappresenta il 44% dell’utile operativo del gruppo (misurato dall’Ebitda, ovvero l’utile prima di interessi, imposte, ammortamenti). Cioè, la controllata è di grande importanza nella creazione del flusso di cassa della sede centrale attraverso la distribuzione dei dividendi. Per questo motivo è stata esclusa la possibilità di cedere l’attività brasiliana, anche considerata da alcuni interessati legati al gruppo in Italia.
Le risorse per il rimborso del debito di TIM Brasile proverranno dai dividendi di TIM SA
Pertanto, la struttura prescelta per sostenere l’operazione è la seguente: verrà emessa TIM Brasile, holding che detiene il 67% di TIM SA, l’operatore Internet. A sua volta, TIM Brasile è posseduta al 100% da Telecom Italia. L’obbligazione ha una scadenza di cinque anni e un tasso di interesse CDI + 2,3% annuo. L’offerta sarà coordinata da UBS e vedrà la partecipazione di Bradesco BBI, BTG Pactual e Caixa Econômica Federal. I soldi per rimborsare il prestito a TIM Brasile proverranno dai dividendi pagati agli azionisti di TIM SA. La garanzia delle obbligazioni è su questo flusso finanziario futuro e non copre le azioni dell’operatore locale, evitando così i dubbi che qui sorgono nella direzione dell’aggregazione societaria.
Una presentazione dell’attività agli investitori è già stata fatta dai dirigenti della società e l’offerta inizierà giovedì, con il finanziamento che dovrebbe chiudersi il 1° agosto. Dietro le quinte del mercato dei capitali, l’aspettativa è che non ci saranno problemi di mancanza di domanda da parte degli investitori. L’agenzia di valutazione del rischio Fitch ha assegnato all’obbligazione un rating ‘AAA(bra)’, il più alto della sua scala, certificando che l’asset è investment grade e il rischio di default è basso.
Secondo l’agenzia, TIM SA continuerà a fornire flussi di cassa operativi stabili, con una forte capacità di distribuire dividendi ed è in grado di coprire i costi delle obbligazioni nei prossimi cinque anni. La previsione ufficiale di Tele è di distribuire dividendi per 2 miliardi di R$ all’anno, di cui i due terzi andranno alla casa madre.
Questa nota è stata pubblicata in onda il 21/07/23 alle 17:00.
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