Lunedì l'Unione degli agenti di polizia dello Stato di San Paolo (Sendpisp) ha emesso un disclaimer contro la scuola Phi Phi Samba.
Qual è il motivo del rifiuto?
Secondo il memorandum, il complotto di samba presentato dalla scuola sabato sera, allo stadio Anhembi Sambadrome, a San Paolo, non rispettava il ruolo delle forze dell'ordine. Più specificamente, l'ala “Survival in Hell” è stata criticata per l'uso di megafoni diabolici, che il sindacato ha interpretato come una demonizzazione della polizia.
Cosa dice la nota cauzionale?
Sundbasb ha affermato nel memorandum che lo spettacolo ha insultato il personale di pubblica sicurezza e ha trattato i professionisti impegnati nella protezione della società e nella lotta alla criminalità in modo spregevole e codardo. Il sindacato ha dichiarato: “È un peccato che il carnevale venga utilizzato per trasmettere al pubblico un messaggio pieno di un completo capovolgimento di valori e che insulta anche le forze dell’ordine”.
L’unione e la solidarietà con i professionisti della pubblica sicurezza
Oltre ad esprimere il suo rifiuto, Al-Sindbas ha dichiarato di essere solidale con coloro che lavorano nella Pubblica Sicurezza. Secondo la Federazione sono questi i veri eroi, che meritano lode, apprezzamento e soprattutto rispetto.
Aspettando il ritorno di Vai-Vai
In seguito alla pubblicazione del promemoria, la CNN ha richiesto una posizione alla scuola di samba Vai-Vai in merito alle critiche ricevute ed è in attesa di commenti.
Gli eventi del carnevale suscitavano discussioni e polemiche a causa dei temi esplorati dalle scuole di samba. Sebbene la libertà di espressione artistica sia importante, è essenziale che ci sia dialogo e rispetto per tutti i professionisti, compresi quelli che lavorano nella pubblica sicurezza.
Durante i festeggiamenti, permangono interrogativi sui limiti della libertà di espressione e sul rispetto per gli altri. È importante sottolineare che la festa deve essere un momento di gioia e rispetto reciproco, dove tutti possono divertirsi in sicurezza e libertà.