Il Gran Premio degli Stati Uniti si è rivelato al di sopra delle aspettative. Il vincitore è stato il solito: Max Verstappen. La vittoria però non è arrivata senza fatica: oltre a lasciare il sesto posto e risalire il gruppo, ha dovuto lottare con i freni e ha dovuto fare una gestione di gara inaspettata. Ma anche questo non gli ha impedito di ottenere la sua 50esima vittoria in Formula 1, a un passo dal eguagliare Alain Prost.
La lotta per la posizione di seconda potenza è continuata tra McLaren e Mercedes. La Ferrari ha commesso anche qualche errore nelle prove, optando per un setting più veloce. Ma la gestione delle gomme è stata pessima e gli italiani si sono ritrovati superati.
Questa volta Hamilton era più fiducioso ed era uno dei nomi in gara. Si è avvicinato molto a Verstappen e aveva una reale possibilità di vincere. Il nuovo terreno ha dato più fiducia al pluricampione e si è comportato bene, anche se la W14 non si è comportata bene nelle partenze difficili. Ma neanche la Mercedes ha aiutato la frenata…
Norris ha provato a lottare per la vittoria. È riuscito a condurre la prima parte della gara, ma il team McLaren alla fine ha mostrato un consumo eccessivo di gomme e ha perso possibilità di vittoria. La crescita a cui abbiamo assistito si è consolidata e ora il team sta cercando sempre di più di capire come funziona MCL60 per ottenere maggiori prestazioni entro la fine della stagione.
Un po’ sbiaditi, arrivano Russell e Perez. L’inglese ha avuto problemi nel fine settimana (si è reso conto di aver commesso un errore in volata e si è meritato penalità) ed è arrivato settimo. Perez è finito dietro alla Ferrari e ha visto il suo distacco da Hamilton ridursi di 11 punti questo fine settimana. La Vergine di Guadalupe ti protegga nella corsa per la tua patria…
Risultati diversi hanno ottenuto i team che hanno portato novità ad Austin, nonostante siano partiti dai box per non aver rispettato le regole del Parc Vermeer. Haas e Aston Martin provenivano dal fondo dello schieramento, ma mentre Magnussen e Hulkenberg non si discostavano molto dalla norma, con una cattiva gestione delle gomme, gli inglesi erano completamente diversi…
Alonso e Stroll sono arrivati con pacchetti diversi e hanno risalito bene il gruppo. Entrambe le vetture hanno trascorso gran parte della gara in zona punti e, se non fosse stato per un problema al pavimento, anche Alonso avrebbe segnato punti. Lance Stroll è arrivato nono, andando a punti dopo 6 gare e liberandosi di alcune critiche. Ma ciò non è bastato a impedire alla McLaren di finire quarta nel Campionato Costruttori.
Da notare anche Yuki Tsunoda che ha ottenuto il 10° posto con il giro più veloce. Nella costellazione della Red Bull, il pilota giapponese ha dimostrato di meritare attenzione anche lui.
La prossima tappa della Formula 1 2023 sarà il Gran Premio del Messico domenica prossima, 29 di questo mese.
Risultato del GP degli Stati Uniti