Il governo italiano ha citato in giudizio la società di puzzle Ravensburger per aver utilizzato in modo improprio un’immagine dell'”Uomo Vitruviano” di Leonardo da Vinci.
articolo Pubblicato il 13/04/2024 alle 08:40 – Aggiornato il 15/04/2024 alle 10:31
Alla fine del XV secolo, quando Leonardo Da Vinci Il suo timbro “Uomo Vitruviano”, che raffigura le proporzioni di un corpo umano, non avrebbe mai immaginato che la sua creatività sarebbe stata replicata in quaderni, tazze, magliette, grembiuli e persino puzzle. Secoli dopo, il governo italiano e la società tedesca di puzzle Ravensburger entrarono in conflitto Una controversia legale sul diritto di riprodurre e commercializzare l’opera.
La controversia si è verificata in relazione alla Legge italiana sui beni culturali e sul paesaggio, adottata nel 2004. Questa legge autorizza le istituzioni culturali, come i musei, a riscuotere tariffe e pagamenti per la riproduzione commerciale di beni culturali. Tuttavia, è in conflitto con la legge dell’Unione Europea, la quale afferma che le opere di pubblico dominio (come “L’uomo vitruviano”) non sono soggette a copyright.
Per più di 10 anni Ravensburger è stata venduta Puzzle da mille pezzi Con l’avatar del famoso cartone animato. Ma nel 2019 il governo italiano e la Galleria dell’Accademia di Venezia, dove ha lavorato Da Vinci Visualizzato, utilizzare il codice italiano per chiedere a Ravensburger di interrompere la vendita del prodotto e pagare il canone di licenza. L’azienda tedesca ha rifiutato, sostenendo che la legge italiana non si applica al di fuori dell’Italia.
Multa giornaliera
Nel 2022 un tribunale di Venezia ha stabilito che la società dovrà pagare una multa Multa giornaliera di 1.500 euro al Governo e alla Galleria dell’Accademia Per ogni giorno di ritardo nel pagamento. Tuttavia, la battaglia legale ha preso una svolta il mese scorso quando un tribunale tedesco si è pronunciato a favore di Ravensberger, affermando che la società non era obbligata a pagare e che la legge italiana sui beni culturali non ha giurisdizione al di fuori dei suoi confini.
Come riportato dal quotidiano O Globo, il tribunale ha affermato che la legge italiana viola la legislazione europea, che prevede protezione Il diritto d’autore dura 70 anni dopo la morte dell’artistaDa Vinci morì 505 anni fa.
Lo Stato italiano non ha l’autorità normativa per applicarla al di fuori del territorio italiano. Il punto di vista opposto viola la sovranità di ogni Stato e deve quindi essere respinto”.
Tuttavia, l’Italia ha continuato a rispondere. Un rappresentante del governo italiano ha recentemente dichiarato a un media locale che la decisione tedesca è “anormale” e che il governo farà appello contro la decisione in tutti i tribunali nazionali, internazionali e comunitari. Il Ministero della Cultura italiano non si è ancora espresso.
Heinrich HointelmannUn portavoce di Ravensburger ha dichiarato in una dichiarazione martedì 9 settembre che l’azienda ha contattato le parti coinvolte con l’obiettivo di risolvere la controversia. Ha anche detto che l’azienda ha smesso di vendere il prodotto in tutto il mondo. Tuttavia, una rapida ricerca su Google rivela enigmi simili di altre società Ancora disponibile online.