247 – In un discorso tagliente al Forum di Esfira, l’imprenditore Rubens Ometu, controllore del gruppo Kosan, ha espresso la sua insoddisfazione per l’attuale quadro fiscale del governo federale e ha criticato le recenti misure fiscali volte ad aumentare la riscossione delle imposte. Le sue dichiarazioni evidenziano le preoccupazioni sulla politica economica guidata dal ministro delle Finanze Fernando Haddad e riflettono le preoccupazioni dei settori imprenditoriali riguardo ai cambiamenti proposti.
Ometo ha iniziato sottolineando alcuni dei successi economici del Brasile, ma ha subito rivolto la sua attenzione ai problemi riscontrati nell’attuale amministrazione. “Stiamo controllando l’inflazione e abbiamo un ampio surplus commerciale, ma non voglio parlare del bicchiere mezzo pieno, voglio parlare di ciò che non va”, ha detto, chiarendo il tono critico dei suoi commenti.
Per quanto riguarda il quadro fiscale presentato dal ministro Haddad, Umetu è stato categorico: “Fin dall’inizio non ho creduto in questo quadro fiscale. Riflette la visione di qualcuno che vuole far spendere il governo, non ridurre la spesa pubblica”. L’imprenditore ha affermato che le regole finanziarie applicate mirano ad aumentare le entrate, spesso a scapito dell’efficienza del settore privato. “Il governo federale sta esagerando. Stanno cambiando le regole per raccogliere di più. Hanno paura di mordere – e lo stanno facendo”, ha criticato. Difendendo l’importanza del settore privato nell’economia, Umeto ha dichiarato che “il denaro nelle mani del settore privato è più efficiente che nelle mani del governo”.
“Mawa moderna”
Durante l’evento, il governatore di San Paolo Tarcisio de Freitas ha elogiato Ometo, paragonandolo a Barão de Moa, uno dei più grandi imprenditori della storia brasiliana. Evidenziando la resilienza e il successo dell’uomo d’affari, Tarcisio ha detto: “Ometo è un moderno ‘Barone di Mawa’, con una differenza: Mawa si è rotto e Ometo non si romperà”.
Le critiche di Ometo si inseriscono in un contesto di crescente tensione tra governo e settore industriale. Questa settimana, una misura temporanea ha imposto restrizioni sulla compensazione dei prestiti PIS/Cofins, suscitando una forte reazione da parte di enti come la Confederation National de la Industrie (CNI), che hanno promesso di intraprendere un’azione legale contro il deputato. Il ministro Haddad ha difeso la misura, affermando che mira a correggere la spesa fiscale che è cresciuta in modo sproporzionato e a porre fine a quelli che ha descritto come “sussidi mascherati”.
“Dobbiamo controllare la spesa e recuperare le entrate perdute. Se questo fosse ancora a beneficio di coloro che ne hanno più bisogno… ma no, sarebbe a beneficio degli eroi nazionali che non hanno bisogno del sostegno statale”, ha detto. Haddad, sottolineando la necessità di politiche fiscali più giuste e sostenibili.