L’Enel italiana deve garantire che circa la metà dei suoi investimenti totali siano allocati nel suo Paese d’origine, che rappresenta il 50% della sua redditività, ha detto l’amministratore delegato Flavio Cattaneo nella sua prima apparizione pubblica da quando è stato nominato alla guida del gruppo.
Cattaneo ha inoltre affermato che Enel punterà sui mercati esteri dove ha un modello di business integrato.
“L’Italia rappresenta ancora il 50% del nostro margine e non sempre ha avuto il 50% degli investimenti, quindi ci deve essere attenzione da parte nostra… almeno in proporzione al margine che (il nostro Paese di origine) ci porta come gruppo”, ha aggiunto. Cattaneo ha detto.
L’amministratore delegato, succeduto a maggio a Francesco Staracci, ha dichiarato che presenterà un piano industriale aggiornato per il gruppo energetico nella settimana del 20 novembre.
“Enel continuerà ad essere un gruppo internazionale, e non può essere altrimenti, perché anche gli investimenti fatti all’estero sono enormi”, ha detto alla conferenza d’affari del Lago di Como, nel nord Italia.
Il gruppo statale aveva dichiarato lo scorso novembre che si sarebbe concentrato su Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia come mercati principali.
“Cercheremo di essere presenti ovunque possiamo integrarci, ovunque abbiamo tutto, dalla generazione (di energia) alla distribuzione, perché l’integrazione ci consente di correre meno rischi nei nostri investimenti”, ha aggiunto Cattaneo.
Il dirigente ha inoltre affermato che Enel è in trattative con gruppi di leasing per offrire ai clienti italiani prezzi inferiori di noleggio mensile di veicoli elettrici per contribuire ad accelerare lo sviluppo della mobilità verde in Italia.
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