Agroalimentare, tecnologia e turismo sono i tre settori dell’economia catarina che hanno individuato opportunità di business con le aziende italiane presenti al Congresso Mondiale delle Camere di Commercio Italiane nel Mondo, che si è aperto sabato e proseguirà fino a lunedì, a Perugia. La delegazione degli Emirati Arabi Uniti a questo evento è guidata da Tollo Cavalazzi, Presidente della Camera di Commercio e Industria Italiana di Santa Catarina (CCIESC), e dal Segretario Generale Fernando Cascais.
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La Camera Italiana è un organismo affiliato al Ministero dell’Economia del Governo italiano e ha sedi in 71 paesi. La loro idea è quella di realizzare eventi che diano uno sbocco alle aziende italiane. Il paese ha una produzione molto ampia di tecnologia, industrie in generale e industria del turismo. Dato che l’Italia è piccola per loro, vogliono far sì che i loro affari arrivino anche all’estero – spiega Cavalazzi.
L’evento è organizzato da Assocamarestero, l’associazione delle camere italiane nel mondo, in collaborazione con Promos Itália e Unioncamere. In Brasile le Camere italiane sono attive in cinque Stati. Oltre a SC, la Fondazione è presente a Paraná, San Paolo, Rio de Janeiro e Minas Gerais.
In questa conferenza a Perugia, i primi due giorni sono stati dedicati a questioni più istituzionali relative al progetto. Il terzo giorno, lunedì, si svolgeranno le trattative B2B presso la fiera congressuale che vedrà la partecipazione di 200 espositori italiani.
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Non tutte le società SC interessate si sono recate in Italia. Il Consiglio li rappresenterà nei negoziati. Attualmente molte informazioni possono essere scambiate tramite mezzi virtuali.
La differenza nel lavoro delle Camere, secondo Cavalazzi, è che offrono opportunità di contatto per investimenti, partnership e altri affari non solo direttamente con le aziende in Italia, ma anche in altri paesi. Ad esempio, la Camera Italiana del Portogallo può supportare le aziende nel mercato portoghese.
I consolati lavorano maggiormente su questioni diplomatiche, sebbene possano anche collaborare allo sviluppo del business.
– Quest’anno gli investimenti possono essere fatti più facilmente perché la sua moneta (Euro) vale molto (5,08 R$). Con meno euro gli italiani possono fare più investimenti in Brasile – sottolinea Cavalazzi.
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Santa Catarina ha investimenti collegati da parte di aziende in Italia, tra cui il Perini Business Park, a Joinville, unità del produttore di pezzi di ricambio Marcegaglia, a Garova, e Azimut, un produttore di yacht, a Itajai.
Altri punti salienti includono la joint venture di Gran Mestri, un’azienda casearia, nella Carolina del Sud occidentale, e i recenti investimenti di Zucchetti, una società informatica, che ha acquisito Compufour da Concórdia e sta espandendo le sue attività in Brasile.