L’Italia presenta un piano di ripresa economica. Il piano di ripresa europeo rappresenta un’opportunità per invertire la tendenza economica negativa del Paese
Il piano di ripresa europeo rappresenta un’opportunità per invertire il trend economico negativo in Italia.
È questo l’obiettivo fissato dall’esecutivo italiano e presentato alla Commissione europea, che potrebbe fare dell’Italia il maggior beneficiario degli aiuti europei.
Il piano copre un totale di 191,5 miliardi di euro, suddivisi in 122 miliardi di prestiti e 68,9 miliardi di euro di sostegno.
Restano ancora 30,4 miliardi di euro da aggiungere al surplus di bilancio.
Questi fondi vengono destinati a progetti, come le infrastrutture, che non sono inclusi nel piano europeo.
Tuttavia, il piano presenta alcuni inconvenienti. Lo Stato ha deciso di destinare il 38% delle proprie risorse alla trasformazione ambientale e il 25% alla trasformazione digitale.
Sebbene i numeri sembrino elevati, in realtà riflettono il minimo fissato da Bruxelles nell’ambito del programma Next Generation dell’UE. Francia e Germania, ad esempio, stanno stanziando maggiori investimenti in questi settori.
L’obiettivo principale dell’esecutivo italiano è invertire due decenni di declino della produzione industriale.
“Se guardiamo i dati degli ultimi anni, scopriamo che altri paesi e l’Eurozona hanno raggiunto una crescita del 15% mentre l’Italia ha subito un calo del 15%”, afferma Valentina Meliciani, direttrice della Lewis School. “L’Italia è un caso speciale in questo caso arriva alla deindustrializzazione”. La Politica Economica Europea a Roma.
Le ragioni della deindustrializzazione sono dovute all’assenza di infrastrutture moderne, soprattutto nella pubblica amministrazione. La digitalizzazione apre la porta alla rivitalizzazione dei servizi.
L’esperto aggiunge: “C’è un grande sforzo in questo caso per superare gli ostacoli legati alla pubblica amministrazione, così come alla giustizia e al modello competitivo”.
Nessun altro paese europeo presenta una disparità così ampia tra il nord sviluppato e il sud meno sviluppato. Il Recovery Fund aiuterà a colmare questa lacuna?
«A livello italiano la cosa più importante sono gli sforzi fatti per la coesione sociale e territoriale. Viviamo in un Paese che soffre molto questa divisione tra nord e sud. Questo piano stanzia enormi risorse di cui il Sud Italia dovrebbe beneficiare maggiormente rispetto al resto del Paese”, conclude Meliciani.
L’Italia è stato uno dei Paesi europei più colpiti dall’epidemia. Per ironia della sorte, decine di migliaia di persone hanno perso la vita nelle zone più ricche del nord.
Il piano di ripresa è una risposta ad anni di declino economico e desertificazione industriale.
Spetterà agli italiani trasformare questo piano in una realtà di successo.