L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha affermato nel suo rapporto settimanale su COVID-19, pubblicato martedì (21), che il tipo delta di coronavirus si sta già diffondendo “nella maggior parte delle regioni del mondo”.
L’organizzazione rileva inoltre che il ceppo, identificato in India nell’ottobre 2020, rappresentava il 90% di tutte le sequenze genetiche inviate al database globale GISAID con una data di raccolta del campione compresa tra il 15 giugno e il 15 settembre.
In Brasile, i dati del Fiocruz Genomic Network mostrano che i delta sono effettivamente prevalenti in Brasile, con il 74,5% di tutti i genomi sequenziati ad agosto. Nel mese precedente, la prevalenza era del 25,4%.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica Delta come VOC (variabile preoccupante), in particolare perché è più trasmissibile di altre razze come Alpha, Beta e Gamma.
La variante ha anche una maggiore capacità di ridurre l’attività anticorpale neutralizzante conferita dal virus COVID-19 stesso e dalla vaccinazione.
Tuttavia, l’immunizzazione completa rimane il modo migliore per evitare malattie gravi, indipendentemente dall’alternativa.