Gli Stati Uniti del secondo dopoguerra immaginavano un sistema di scienza e innovazione di successo, che tenesse conto dell’integrazione di governo, industria e università. Questa è stata una delle componenti della sua forza a livello internazionale.
Il sistema nordamericano ha motivato i sostenitori della creazione della Fondazione Statale di Sostegno alla Ricerca di San Paolo (Fapesp) nella Costituzione di San Paolo del 1947, che stabiliva i mezzi per raggiungere i suoi obiettivi: entrate speciali dalla propria amministrazione, provenienti da una percentuale del totale delle entrate regolari dello Stato.
L’idea di sostenere la ricerca ha richiesto tempo. Ciò è diventato realtà grazie alla visione del governatore Carvalho Pinto, che ha approvato la legge che autorizza l’esecutivo statale a creare Fabisp, nata nel 1962.
Carvalho Pinto ha avviato il processo di trasferimento delle risorse associate previsto dalla Costituzione, ma ha dato un ulteriore sostegno alla regolarità di questi trasferimenti. Ha istituito un Fondo Patrimonio – nuovo per l’epoca – che è nato dalle risorse provenienti dai processi di bilancio degli anni precedenti, dove la mancanza di Fapesp ne ha impedito lo stanziamento specifico per sostenere la ricerca.
Lo scopo del Fondo è quello di disporre di uno strumento di attività redditizie per contrastare le incertezze delle circostanze attuali – ad esempio, una diminuzione delle entrate statali a causa di una diminuzione delle attività economiche – e garantire così la sostenibilità della ricerca, che ha una propria specificità. Il tempo richiede il superamento delle difficoltà legate alle circostanze economiche e finanziarie.
Fapesp ha definito con precisione di cosa si tratta Supporto alla ricerca Chi sponsorizza: supporta Cerca e non Fare così ricerca; Il sostegno ai progetti sulla base della loro idoneità e qualità è limitato solo dalla portata delle risorse disponibili; Non porre restrizioni riguardo al tipo di ricerca, pur riconoscendo l’interconnessione tra ricerca di base e applicata. Uno dei criteri della gestione innovativa della Fondazione è stato quello di limitare le spese amministrative della Fapesp a un massimo del 5% del suo budget (trasferimenti dal Tesoro ed entrate proprie) per garantire che gli importi provenienti dai contribuenti di San Paolo fossero utilizzati con l’obiettivo di raggiungere i suoi scopi. .
Il crescente livello di risultati ottenuti da Fabisb è stato riconosciuto dalla Costituzione di San Paolo del 1989, che, pur prestando attenzione al ruolo della ricerca tecnologica, ha aumentato il budget della fondazione a non meno dell’1% delle entrate fiscali dello stato.
L’innovativa visione strategica di Fapesp è stata decisiva nel definire la posizione del nostro Paese nel Paese e nel mondo, data l’importanza del valore aggiunto della conoscenza generata dalla ricerca che sponsorizza. La sua sostenibilità richiede una prevedibilità stabile e regolare dei trasferimenti di risorse dal tesoro statale, sancita dalla Costituzione.
In questo contesto sorprende negativamente la decisione del governo regionale di aprire la possibilità di ridurre del 30% le risorse assegnate a Fapesp. Ciò rappresenta una minaccia per il buon lavoro di Fabisp, come sottolineano in un recente articolo (Limite9/5) Horacio Laver Piva, Pedro Passos e Pedro Wojciechowski, che riescono a mettere in luce le molteplici e trasversali realizzazioni ottenute per il Paese, con la sensibilità che caratterizza i loro scritti impegnati a discutere i problemi dell’agenda nazionale.
Il governo regionale sostiene che, in linea di principio, ciò potrebbe minare ulteriormente la coerenza della politica pubblica che si è rivelata vincente perché l’emendamento 93/2016 alla Costituzione federale consente la segregazione delle entrate statali fino al 30%, da applicare in altri settori.
Sono discutibili i criteri di priorità, opportunità e opportunità che giustificano la riduzione del 30% delle risorse di bilancio previste dalla Costituzione dello Stato e che saranno annualmente e regolarmente trasferite alla Fapesp. Di fatto, ciò equivale a una grave diminuzione del suo ruolo strategico nel sostenere il sostegno alla ricerca e del suo tempo.
Questa riduzione è discutibile anche sul piano giuridico, come dimostrano gli elementi della decisione del Tribunale federale del 2020, di cui è stato relatore il ministro Alexandre de Moraes, in merito alla riduzione delle risorse associate destinate alla Fondazione per la protezione della Atti di caccia dello Stato di Rio de Janeiro, previsti dalla Costituzione di Rio De Janeiro.
È chiaro in questa decisione che l’applicazione della cosiddetta Separazione delle Entrate Statali e Comunali (DREAM) al bilancio di un ente come FABISP non dipende unicamente dalla legislazione di bilancio, poiché trova un limite nella libertà di scelta stabilita dalla normativa la costituzione dello Stato fissa un bilancio, in questo caso, all’1% delle entrate fiscali dello Stato.
Il nostro sistema costituzionale è un sistema di federalismo cooperativo. In questo senso, la proposta di limitare i trasferimenti previsti dalla Costituzione di San Paolo al Fabesp costituisce, per ricordare le parole del Ministro Moraes nella citata risoluzione, un vizio materiale di incostituzionalità che non può essere ignorato né giustificato dai criteri di priorità, convenienza e opportunità discutibili.
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Professore emerito presso la University of the South Pacific School of Law, ex presidente della FAPESP (2007-2015) e ministro degli affari esteri (1992, 2001-2002)